Durante la primavera è venuta in classe la Dottoressa Prosperi, esperta nutrizionista. Ci ha insegnato molte cose su ciò che mangiamo e su ciò che fa bene e ciò che fa male alla salute.
Al termine degli incontri con lei ci ha chiesto di preparare dei cartelloni pubblicitari per invitare tutti ad un consumo maggiore di frutta e verdura e ad evitare il cibo spazzatura che ci fa molto male. Buon appetito!
giovedì 22 maggio 2014
Impressioni di una mattina particolare
Un mercoledì mattina il maestro ha portato 3 microscopi è ci
ha fatto vedere dei vetrini.
Abbiamo visto: muscolo di rana, pelo di gatto, piuma di
canarino, squama di pesce rosso, cellule del fusto di sambuco, cellula di
patata, polline, squama di serpente pancia del ragno, bocca di scarafaggio. E
mi è piaciuto tanto. (Angeli Marchista)
Disegni al computer
Viva gli amici!
Abbiamo svolto un lavoro sull'amicizia e su cosa abbiamo imparato da un'amica o da un amico.
Il giorno prima di andare al mare si stava preparando le
valige, mi misi le scarpe, mi lavai i denti e montai in macchina insime alla
mia mamma e i miei fratelli e la mia mamma andò a prendere una cosa in garage.
Mentre stavamo andando al mare, guardai nel porta bagagli e capii che era una
tenda da campeggio. Arrivati in campeggio, aiutai la mamma con i miei fratelli a
montarla, scaricai le cose dalla macchina, gonfiai i materassi e fissai la tenda con i picchetti. Quandi mi sono svegliato andai subito in
spiaggia e conobbi un bambino che era esperto sulle leggende, la sera ci invitò
a cena con lui e i suoi genitori. Questo bambino ci fece vedere un libro di
leggende e ogni leggenda che c'era lui la conosceva, allora ci portò in
spiaggia di notte e ci disse di prendere un sasso, una corda, delle alghe e un
bastone. Egli prese la corda e la fissò con il sasso, poi prese il bastone e lo
fissò dall'altra parte e le alghe le mise sopra la corda per nasconderle e le
usava anche come esca perchè diceva che le sirene esistono e l'avrebbero
mangiata. La mattina dopo disse che le alghe non c'erano più e aveva visto delle
impronte di coda di sirena e il castello di sabbia che aveva costruito era
distrutto. Grazie a lui ho imparato a far le trappole. (Babul Macho)
Anch'io ho imparato qualcosa dagli amici: ho imparato a
dipingere con gli acquerelli. Un giorno la mamma mi ha portata da Annalaura, una mia amica, lei disse che
voleva dipingere e io dissi ok e lei mi insegnò a dipingere con gli
acquerelli. (Caterina Borselli)
Quattro anni fa con i mie genitori mi sono trasferito in una
nuova casa.
Così ho conosciuto i miei nuovi vicini di casa, loro hanno una
nipotina che a volte viene da loro, mi hanno invitato a giocare insieme a lei.
Un giorno stavo giocando con la loro nipote e ci
annoiavamo a giocare sempre agli stessi
giochi, il mio vicino ci ha proposto di
insegnarci un nuovo gioco: l'Uomo Nero di cui non conoscevo le regole.
Dopo tante partite giocate ho capito bene le regole, e finalmente ho
vinto! Grazie al mio vicino che ha avuto tanta pazienza ad insegnarci le regole
ho imparato un nuovo gioco. (Lion)
Festa della Mamma
Per la Festa della Mamma oltre a realizzare dei bellissimi lavoretti che purtroppo non abbiamo fotografato, abbiamo composto delle poesie. Eccone alcune:
Ti voglio bene, mamma.
Tu sei il mio prato fiorito,
io il fiore profumato.
Il prato mi ha portato a te,
facendomi saltare tra mille fiori colorati.
Tu sei il mio rifugio.
Non mi hanno fermato
né i fiori brillanti
né le farfalle volanti.
Insieme a te guardo
il prato colorato.
(Giovanna Giove)
Ti voglio bene, mamma.
Tu sei il mio morbido nido,
io la tua cara rondinella.
La corrente d'aria mi ha ricondotta a te,
facendomi venire tra mille voli.
Tu sei il rifugiodella mia vita.
Non mi hanno fermato
né morbidissime nuvole
né coloratissimi uccelli.
Insieme a te guardo
tutto il paesaggio.
(Liria Bustini)
Ti voglio bene, mamma.
Tu sei il sole luccicante
il raggio brillante
il calore mi ha condotto a te
facendomi rotolare tra
mille pensieri.
Tu sei il mio caldo rifugio.
Non mi hanno fermato né fantastici uccelli
né fantastiche nuvole bianche
Insieme a te sento
il calore del sole.
(Miai Lopez)
Ti voglio bene mamma.
Tu sei una rosa profumata.
I fiori del prato mi
hanno portato da te
facendomi attraversare tanti ostacoli pericolosi.
Tu per me sei un rifugio.
Non mi ha fermato niente
né i fantastici fiori
né i fiori colorati
insieme a te ascolto moltissimo
i rumori dei fiori.
(Mario Unta)
Ti voglio, mamma.
Tu sei il prato pieno di fiori,
io sono un fiore colorato e prufumato
Il prato mi ha condotto a te
facendomi passare tra mille pericoli.
Tu sei il rifugio della mia vita.
Non mi hanno fermato
né fantastici fiori
né pensieri cattivi
Insieme a te guardo
il miracoloso prato.
(Lion)
Ti voglio bene, mamma.
Tu sei il prato luminante,
io un fiore profumato.
Il calore mi ha condotto da te,
facendomi saltare fra mille fiori coloratissimi.
Tu sei il mio caldo prato.
Non mi hanno fermato
né fiori coloratissimi
né farfalle belle.
Insieme a te guardo
le farfalle svolazzare di qua e di là.
(Mia Cuorilandia)
Alcune piante: le nostre ricerche
Abbiamo steso delle ricerche su alcune piante importanti per diffusione e utilizzo da parte dell'uomo.
Il Tiglio a foglia grande
Il nome scientifico del tiglio a foglia grande è Tilia
Platyphyllos.
Il tiglio è un albero che all'inizio cresce rapidamente.
I suoi fiori sono gialli, riuniti e penduli. Le foglie sono
cuoriformi. Può crescere fino a 30-40m. Le
foglie del tiglio cadono d'Inverno, sono
verdi, gialle d'Autunno, ovali, arrotondate e lunghe da 8 a 15cm.
I frutti, arrotondati, verdi, gialli, arancioni, maturano dall'inizio d'Agosto alla fine di Settembre. La corteccia è
grigia e poco fessurata. Le radici sono profonde, estese e fini. L' habitat del
tiglio a foglia grande è l' Europa centrale e la Germania.
Il tiglio si è adattato a ogni temperatura; vive nelle terre
da fresche a umide, profonde, di media qualità.
Il tiglio ama il caldo, ma sa resistere al freddo anche se
teme le gelate tardive.
Comunque preferisce l'aria fresca e umida.
Il tiglio a foglia grande è sensibile ai sali. (Liria Bustini)
Il Fico
Il nome comune di questo albero è Fico e il suo nome
scientifico è Ficus carica.
Questo albero può essere alto da 2 a 4 metri.
Il fico è un albero con grandi foglie caduche.
Le foglie sono palmate, formate da 3 o 7 lobi, lunghe da 10 a 30 cm, e larghe da
8 a 25 cm. La foglia è verde e molto pelosa ed è un po' rugosa.
I suoi germogli possono sbocciare a Marzo, Giugno e fra
Agosto e Settembre, i fiori sono molto piccoli e numerosi.
Il suo habitat originario è l'Asia sud occidentale, e
richiede sole, per la sua sopravvivenza.
Resiste al gelo, ma teme le gelate tardive. (Caterina Borselli)
Il Pino da pinoli
Il nome comune di questo albero è Pino da pinoli, il suo
nome scientifico è Pinus pinea. E' un albero alto fino a 30
metri. Le foglie sono aghi, lunghi da 10-20 centimetri, qualche volta
leggermente contorti, inseriti a gruppi di due. I frutti sono pigne ovali di
color marrone brillante, lunghe fino a 13 centimetri; maturano in 3 anni. L'apparato radicale è fine ed esteso. Abita
in Europa meridionale, Nord Africa, Asia minore. E' poco esigente per
quanto riguarda il terreno, ama il caldo ed è troppo sensibile al gelo per
essere utilizzato nell'Europa centrale. (Mia Cuorilandia)
Il Faggio
Il suo nome
comune è Faggio, e il suo nome scientifico Fagus Sylvatica. E' un albero che
raggiunge l'altezza di 25-30 metri; ha foglie ovali un po' ondulate; all'
inizio sono di colore verde chiaro, poi sono più scure. In autunno, assumono
una splendida colorazione: giallo e arancione. Germogliano fiori
piccoli poco appariscenti, maschili e femminili sulla stessa pianta; ha delle
faggiole in capsule spinose come frutta; ha la corteccia color grigio argento.
Ha le radici fini e dense cuoriformi e superficiali.Vive nell'Europa centro-settentrionale. Una curiosità è che vive nelle terre leggermente asciutte. E' sensibile al caldo.
venerdì 9 maggio 2014
Esperimenti sulla semina: secondo tentativo
Dopo il fallimento della prima semina
abbiamo ritentato di far germogliare fagioli e lenticchie in varie
condizioni. Stavolta però siamo stati attenti a non innaffiare
troppo. Dopo pochi giorni i primi semi hanno iniziato a germogliare e abbiamo registrato via via l'andamento dell'esperimento e scattato delle foto.
La nuova semina |
Al termine dell'esperimento registriamo le nostre osservazioni
finali:
"Alcuni semi hanno germogliato prima."
"I semi hanno germogliato anche senza
terra; ma poi la piantina è morta."
"La pianta senza terra è morta quando ha finito le riserve del seme."
"I semi di lenticchia sono stati più veloci, ma poi sono morti."
"Il seme nel cotone era germogliato prima, forse perchè assorbiva meglio l'acqua."
"La pianta di fagiolo è rampicante."
"La pianta senza terra è morta quando ha finito le riserve del seme."
"I semi di lenticchia sono stati più veloci, ma poi sono morti."
"Il seme nel cotone era germogliato prima, forse perchè assorbiva meglio l'acqua."
Il seme di lenticchia senza terra dopo una settimana. |
Il seme di lenticchia dopo tre settimane è quasi morto; l'altro con la terra è cresciuto tantissimo. |
Confronto finale dopo un mese e mezzo. |
"La pianta al caldo ha germogliato
prima, ma poi si è seccata; quella al freddo non è nata."
"Al buio la pianta nasce, ma rimane
senza clorofilla e alla fine appassisce."
Dopo due settimane i germogli sul radiatore, a destra, sono i più sviluppati. |
Dopo tre settimane, i germogli a temperatura ambiente hanno raggiunto gli altri. |
Dopo un mese le piante a temperatura ambiente, a sinistra, sono le più sviluppate. |
A sinistra il germoglio tenuto in una scatola al buio. |
"Il seme con l'acqua è germogliato,
quella senza no."
A sinistra il germoglio con l'acqua, a destra il seme senza. |
"Alcune piante sono spuntate dopo e sono
più piccole."
"I semi senza aria sono marciti."
Il seme tenuto all'aria; quello chiuso in un barattolo lo abbiamo buttato, perchè dopo tre settimane puzzava molto. |
"I semi e le piante richiedono tempo per
crescere."
Conclusione
Perchè i semi germoglino è
necessario che abbiano abbastanza acqua, aria e una temperatura
sufficiente.
Perchè i germogli sopravvivano è
necessario che abbiano ANCHE la luce del sole, la terra e una
temperatura non troppo alta.
La fotosintesi: un esperimento
Per verificare che la luce solare è essenziale per la fotosintesi abbiamo condotto questo semplice esperimento.
Situazione: faccio galleggiare due
foglie nell'acqua con la pagina superiore rivolta in alto, una foglia
sta alla luce del sole ed una al buio.
Osservazione: la foglia al sole ha
fatto la fotosintesi e liberato le bollicine di ossigeno dai suoi
stomi, la foglia al buio non ha svolto la fotosintesi.
Iscriviti a:
Post (Atom)