sabato 21 dicembre 2013

Concerto di Natale

Giovedì 19 dicembre abbiamo partecipato al concerto di Natale della nostra scuola, con canti e poesie.
Noi avevamo preparato canti e poesie adatte all'occasione nelle varie lingue del mondo.
Ne pubblichiamo la traduzione in italiano, augurando a tutti Buone Feste.



CRACIUNUL  COPIILOR (Romania)

Cari bambini di questo paese,
vi chiederete come  può
Babbo Natale dal cielo lassù
sapere tutto di noi quaggiù.

Sentite come vi racconto io:
di notte d'inverno sulla neve
lui manda un angelo
che attraverso la finestra vede.

Gli angeli guardano in casa
vedono e raccontano
e Babbo Natale nella sua dimora
di ogni bambino scrive la storia.

Lui scrive con la penna d'argento
di ogni bambino il comportamento.
E' così che fa Babbo Natale,
ed a ognuno sa cosa regalare.



MOS CRACIUN (Romania)

Babbo Natale con i capelli bianchi
è arrivato tra la neve
per portare tanti regali
alle bambine e ai bambini.
Babbo Natale!Babbo Natale! 




GUL CORUNA (Bangladesh)

Non disturbate, non disturbate
il piccolo dorme nel letto,
questo sonno l'ho dovuto comprare
nel castello reale.

Non ho dato oro, non ho dato argento
ho dato soltanto una collana di perle,
è per questo che il piccolo dorme
e fa diventare la casa luccicante.



VITI I RI (Albania)

Ecco è arrivato il Capodanno
come sono felice
come me ogni bambino
aspetta di festeggiarlo.
La neve ha sbiancato tutto
campi e montagne.
Il Capodanno ci troverà
con canzoni e balli.
Ho decorato il mio albero
con giochi e stelle.
Lascia il vento tirare
giocherellando nei boschi.


TITLI HU (Pakistan)

Sono una farfalla
son uscita da un fiore
sopra c'è un ventilatore
sotto c'è un bambino che dorme
la  nonna del bambino è grassa
mangia il pane morbido
è secco e vecchio
e la nonna è triste.

venerdì 20 dicembre 2013

Il latte

Gli ovipari fanno crescere i loro cuccioli dentro l'uovo, grazie al nutrimento che esso contiene.
I mammiferi invece crescono i loro cuccioli dopo la nascita allattandoli.
Cosa rende il latte tanto nutriente ?

Facciamo degli esperimenti.
Materiale occorrente: latte, recipienti, olio, limone, fornellino, pentolino, colino.


1° situazione: osservo un bicchiere di latte.
Osservazione: il latte è un liquido bianco sporco, ha un odore delicato, un sapore dolciastro e sapido.

2° situazione: facciamo bollire un bicchiere di latte, aggiungiamo succo di limone e sale, coliamo.
Osservazione: dopo avere colato, si sono separati la parte acquosa (siero) e i grumi (caseina, una proteina). Abbiamo prodotto un formaggio, il 'primosale'.



3° situazione: bagno un foglio di carta assorbente con gocce di acqua, olio, latte; aspetto.
Osservazioni: l'acqua si è asciugata senza lasciare macchie; il latte e l'olio hanno lasciato una macchia unta. Nel latte c'è un po' di grasso.



Proseguiamo con le nostre esperienze.

Materiale occorrente: piatto, latte, detersivo, colori, bottiglietta vuota, piccole sfere, panna di latte.

4° situazione: versiamo il latte nel piatto, aggiungiamo delle gocce di colore, aggiungiamo una goccia  di detersivo.
Osservazione: all'inizio le gocce di colore galleggiano in mezzo al latte; quando verso il detersivo i colori si spostano ai bordi del piatto, perché il detersivo ha "aggredito" i grassi del latte.


5° situazione: versiamo la panna liquida nella bottiglietta, aggiungiamo le piccole sfere e agitiamo.
Osservazione: dopo pochi minuti la panna liquida incorpora l'aria e diventa panna montata; passato ancora qualche minuto si separano il liquido e i grassi del latte: abbiamo ottenuto il BURRO!
La panna montata

Il burro appena tolto dal contenitore
Il burro schiacciato fra le mani

















Ricapitoliamo

Con le nostre esperienze abbiamo scoperto che il latte è nutriente perchè contiene: acqua (per dissetarsi), zucchero (che dà energia), sali minerali (per le ossa), proteine (per i muscoli), grassi (per riserva).


giovedì 19 dicembre 2013

Gli animali si riproducono: l'uovo

Quasi tutti gli animali, ad eccezione dei mammiferi, si riproducono partorendo delle uova: i pesci, gli anfibi, i rettili e gli uccelli, cioè gli ovipari.
Facciamo delle osservazioni e degli esperimenti.

Materiale occorrente: alcune uova di gallina, recipienti, acqua, aceto.
1° situazione: tocchiamo un uovo.
Osservazione: l'uovo è ovale, marroncino, abbastanza lucido; da vicino sul guscio si vedono tanti puntini; è pieno e un po' pesante; se lo agito, sento che dentro c'è un liquido che si muove; non ha odore.

2° situazione: comprimo l'uovo con due dita.
Osservazione: l 'uovo con nostra sorpresa non si schiaccia, non si rompe.

3°situazione: colpisco leggermente il guscio con una punta.
Osservazione: il guscio si buca e si rompe facilmente.
Perché il guscio ha queste caratteristiche?
Perché deve resistere alla cova e deve rompersi subito alla schiusa.

4° situazione: immergo un uovo in un bicchiere di aceto.
Osservazione: l'uovo si ricopre di bollicine e sembra che l'aceto sia gasato.
Dopo qualche ora il guscio si è sciolto completamente, liberando l'anidride carbonica (le bollicine) e il calcio. Diventa come un palloncino pieno d'acqua: rimbalza!

5° situazione: apriamo un uovo crudo e uno sodo.
Disegniamo ciò che vediamo.


venerdì 13 dicembre 2013

Perché gli esseri viventi respirano?


Facciamo degli esperimenti

Materiale occorrente: candela, accendino, barattolo di vetro, recipiente, liquido colorato, mezza bottiglia tagliata.

1° situazione: accendo la candela e aspetto.
Osservazione: la fiamma brucia, scioglie la cera e consuma sia lo stoppino che la cera.
Cosa nutre la fiamma?
La cera e lo stoppino nutrono la fiamma.
2° situazione: accendo la candela, copro con il barattolo e aspetto.
Osservazione: dopo pochi secondi la fiamma si spegne senza finire il suo 'nutrimento' (cera e stoppino).
Di cosa ha bisogno la fiamma per consumare il suo nutrimento?
Ha bisogno dell'aria.
3° situazione: immergo la candela accesa nel liquido colorato, copro con la mezza bottiglia e osservo. Poi tappo e osservo.
Osservazione: il livello del liquido all'inizio è uguale, dentro e fuori. Quando tappiamo la fiamma si spegne e il liquido dentro sale un po'.

Conclusione
Quando la fiamma è accesa ha bisogno di qualcosa che la 'nutra' (cera, stoppino, legno, carta...) e di una parte dell'aria (ossigeno).


E allora perché i viventi respirano?
Respirano per avere l'ossigeno necessario per 'bruciare' e utilizzare il proprio nutrimento.

In attesa delle vacanze


Questo è il nostro modo di augurare a tutti Buone Feste!

NATALE IN CAPO AL MONDO

Natale in capo al mondo,
dimmi come sarà
non riesco a immaginarlo
stando qua.

Metti le ghirlande
sopra il tuo bambù
sopra un fico d'India
o dove vuoi tu.

Non riesco a immaginare
Natale senza abete
senza camino acceso
e senza neve.
Non riesco a immaginare
Natale sotto il sole.
in mezzo ai fiori di
ogni colore.

Ma credo che Natale
sia più di tutto ciò,
sia più di quel che vedo
e più di quel che ho.
Natale è ritrovarsi
di nuovo tutti insieme
nel mondo dei bambini
dolce e lieve.

E il sogno di una pace
di un mondo senza guerra
di un tempo più sereno
sulla Terra.
E posso immaginare
che al sole in riva al mare
anche tu chiuda gli occhi
per sognare.

Anche se le ghirlande
le metti sul bambù
sopra un fico d'India
o dove vuoi tu.

A. Sylvestre


A CHI SOGNA

A chi sogna un mondo migliore,
e un nuovo anno baciato dal sole.
A chi sogna di volare come un'aquila
felice e spensierato
e poi atterrare in un verde prato.
A chi sogna un allegro girotondo,
con tanti bambini
di ogni parte del mondo.
A chi sogna le note di una ninna nanna
che un tempo lontano cantava la mamma.
A chi sogna di svegliarsi in mezzo a regali
e panettoni
per darli a tutti.
A chi sogna...
di cavalcare un cavallo bianco
che si ferma a soccorrere chi ha
bisogno ed è stanco.
A chi sogna...
e fa del suo sogno
un inno alla vita,
che vince ogni ostacolo,
che vince ogni sfida.
A chi sogna...
un Natale senza sfarzo
e con più fede.
A chi sogna...
tanti auguri e felicità!

venerdì 6 dicembre 2013

Autunno

Gli alunni hanno letto due poesie sull'autunno. Della seconda hanno scritto un commento/spiegazione personale.

Un mare di nebbia

E guardai nella valle: era sparito
tutto! Sommerso! Era un gran mare piano,
grigio, senz'onde, senza lidi, unito.

E c'era appena, qua e là, lo strano
vocio di gridi piccoli e selvaggi:
uccelli spersi in quel mondo vanno.

E alto, in cielo, scheletri di faggi
come sospesi, e sogni di rovine
e di silenziosi eremitaggi.

Ed un cane uggiolava senza fine.

                    G. Pascoli

Novembre

Nebbia e pioggia. Folate di vento
strappano le foglie agli alberi.
Le cime dei monti appaiono
bianche di neve. I giorni si
fanno brevi, le notti lunghe.
La mamma apre armadi e casse.
L'inverno è vicino…
L'autunno, però, prima di andarsene
regala ancora giorni di azzurro,
di sole, di aria tiepida:
l'estate di San Martino.

            G.Valle

Novembre è un mese autunnale. A novembre c'è la nebbia e la pioggia. Il vento è talmente forte da strappare le foglie dagli alberi, è nevicato, e le cime dei monti sono innevate. I giorni sono più piccoli, le notti più lunghe. La mamma apre gli armadi e le casse per prendere: maglioni, guanti, sciarpe pesanti. L'inverno è alle porte. L'autunno, però, prima di andarsene ci vuol regalare tre giorni di sole: l'estate di San Martino. (Babul Macho)

In questi giorni c'è tanta pioggia e nebbia. Soffi di vento fanno staccare le foglie agli alberi. Le cime dei monti sono innevate. I giorni sono diventati corti mentre la notte è lunga. La mamma apre armadi e cassapanche per prendere vestiti pesanti: maglioni, cappelli, giacche, sciarpe, tute, pantaloni e giubbotti. Ormai l'Inverno è vicino. Però l'autunno prima che vada via ci regala dei giorni di cielo azzurro, di caldo e di sole che si chiama l'"estate di San Martino".(Miai Lopez)
                          
Novembre è il terzo mese dell'Autunno: a Novembre ci sono giornate di nebbia e pioggia, il vento impetuoso fa cadere le foglie dall'albero. Le cime dei monti sono innnevate. I giorni sono brevi e le notti sono lunghe. La mamma apre gli armadietti e le cassapanche per prendere: le giacche, i guanti, i cappelli per l'Inverno. L'Inverno è alle porte. L'Autunno prima di andare via ci regala alcuni giorni di azzurrro, di sole e di aria tiepida che si chiama l'Estate di San Martino. (Lion)
                                                                                                                                                                                                                                                
Novembre è un mese autunnale ed è l'undicesimo mese. A Novembre c'è la pioggia e la nebbia. A Novembre c'è il vento, e le foglie cadono dagli alberi. Le cime dei monti sono innevate. A Novembre i giorni sono corti mentre le notti sono lunghe. La mamma apre gli armadi, apre le cassapanche e prende le vesti pesanti: maglioni, giacche, camicie e pantofole. L'Inverno ormai è vicino. Però l'Autunno prima di andarsene ci regala giorni azzurri e di sole: l'Estate di San Martino. (Giovanna da Giove)

Novembre è il terzo mese dell'Autunno. C'è nebbia e pioggia, soffi impetuosi di vento strappano le foglie dagli alberi che cadono. Le cime dei monti sono bianche. I giorni si accorciano e le notti si allungano. La mamma apre i mobili e le cassapanche per prendere: piumoni, maglioni per il freddo. L'Inverno è alle porte. L'Autunno prima di andarsene ci regala dei giorni azzurri di sole, di aria calda: è l' Estate di San Martino. (Caterina Borselli)

Novembre è un mese autunnale.
A Novembre c'è nebbia, pioggia e ci può essere un vento fortissimo che strappa le foglie degli alberi. E' caduta la neve e le cime dei monti sono innevate. Il giorno è breve, e la notte è lunga; la mamma apre armadi e casse per prendere i vestiti: maglioni, sciarpe, guanti, giubbotti pesanti. Ormai l'Inverno è vicino,  mentre l'Autunno, prima che vada via, ci regala tre giorni di sole, cielo azzurro e aria tiepida e si chiama: “l'Estate di San Martino” che cade l'11 Novembre. (Mia Cuorilandia)

Novembre è un mese autunnale.
In Autunno c'è la nebbia, cade la pioggia e ci sono degli sbuffi di  vento che staccano le ultime foglie attaccate agli alberi.
Le cime delle montagne sono innevate.
Le notti sono lunghe mentre i giorni sono corti.
La mamma apre gli armadi, apre le cassapanche per prendere i panni pesanti: giacche, cappotti...
L' Inverno è  alle porte!
Però, l'Autunno prima di andare via ci regala tre giorni di azzurro, di sole, di caldo ed è l'Estate di San Martino che cade l'11 Novembre. (Liria Bustini)

Ricomincia la scuola...

Un pensiero sul primo giorno di scuola.

E' iniziata la scuola e io la mattina mi sono svegliata alle 6:00, perché ero molto emozionata.
Mia nonna mi ha detto di ritornare a dormire, ma io non volevo, così mi sono messa a leggere un libro, ma anche se lo leggevo sembrava che il tempo non passasse mai. Ma dopo cinque minuti mia nonna ha chiamato e io sono andata a chiamare la mamma perché mi portasse a scuola.
Rivedere tutti i miei compagni è stato molto emozionante e non vedevo l'ora. (Martina da Marte)

Mancavano  pochi giorni, poi  era arrivato il primo giorno di scuola, ero molto eccitato.
Anche se era molto presto, ero arrivato a scuola. La campanella suonò “Den! Den! Den!”, tutti entrarono dentro, salirono per le scale ed entrarono in classe. (Leonardo da Vinci)

Quando mi sono svegliato ero emozionato perché iniziava la scuola.
Mi sono lavato i denti tanto e mi sono vestito velocemente, con la macchina sono andato a scuola .
Sono rimasto sorpreso perché c'era un maestro. Entrato in classe mi sono divertito molto e ho giocato con i miei compagni. (Angeli Marchista)

Era sera, la mamma ha detto: "Vai a letto".
Io ho risposto: "Va bene".
Sono andato, ma non ho dormito tutta la sera.
Era mattina, mi sono svegliato, sono andato a scuola; era suonata la campanella e sono entrato in classe. (Maurizio Della Maria)

Il giorno prima che iniziava la scuola era notte, io pensavo ancora alle vacanze.
Il giorno dopo mi sono alzata alle 6 e anche mia sorella. Tutte e due abbiamo buttato la mamma e il papà giù dal letto. Poi  ci siamo vestiti, abbiamo lavato i denti, e abbiamo fatto colazione.
Siamo arrivate a scuola, il babbo ci ha portato in palestra, è suonata la campanella sono arrivata in classe. (Mia Cuorilandia)

Ricordo delle vacanze estive

Per ricominciare, alla ripresa delle lezioni a settembre, ognuno di noi ha ricordato un momento speciale delle vacanze estive. Questi sono alcuni dei nostri ricordi.

Era un giorno d'estate; io, mio babbo e mia sorella siamo andati in piscina. Il mio babbo mi prendeva per le spalle e mi buttava in acqua, mi divertivo un sacco; poi abbiamo mangiato il gelato. (Maurizio Della Maria)



Questo è il mio ricordo più bello: quando sono andato col mio fratello e sono andato con lui in acqua fino al collo e poi quando siamo ritornati abbiamo mangiato la pizza. (Lionel Mario)


Un giorno ero andato con dei bambini  più grandi di me e siamo entrati in acqua; c'era un serpente. Gli abbiamo staccato la testa; dopo ancora abbiamo pescato a mano.(Angeli Marchista)

Io ero nel mare con il mio amico; abbiamo trovato una conchiglia gigante e strana e il mio amico l'aveva presa e per sbaglio l'aveva buttata. (Ghiandoni Marioni)

Un giorno eravamo con la mia nonna e il mio nonno e il mio fratello mi buttava in acqua. (Leonardo da Vinci)

Un giorno d'estate mio cugino in Romania per la strada mi schizzava con la pistola d'acqua. (Lion)

Una sera in campeggio recitai uno spettacolo per i miei genitori: è stato emozionante e divertente. (Caterina Borselli)

Una mattina io e la mia mamma ci stavamo preparando per andare alla casa nuova; mia mamma mi aveva preparato la camomilla e io ho preso il vassoio con tutta la tazza; io camminavo piano piano, ma appena appoggiai sul tavolo...SPLASH! tutta la tazza addosso. Subito mia mamma corse in cucina e chiamò il mio papà. Lui venne e disse: "Non serve andare al Pronto Soccorso." (Miai Lopez)

Un giorno si è sposata la mia cugina; ci siamo divertiti e c'erano tante persone. Era molto ma molto bella la mia cugina. (Giovanna Giove)

Quando io e la mia famiglia con i miei cugini, la mia zia e il mio zio eravamo a Rimini, eravamo andati al mare e io con mio zio eravamo andati a pesca. Però non avevamo pescato niente.(Mia Cuorilandia)

La settimana scorsa  io e la mia mamma abbiamo deciso di andare a Stia dai suoi amici. Durante il viaggio mi è venuta fame e ci siamo fermati a mangiare una pizza. Appena arrivati siamo andati dagli amici della mia mamma e mi hanno fatto provare a fare il barista e mi hanno fatto provare a fare uno spritz e a fare la birra alla spina. Poi siamo tornati a casa e sono andato a letto e ho risognato questa esperienza bellissima e mi è sembrato di riviverla. (Babul Macho)

sabato 23 novembre 2013

Presentazione del Progetto

Questo blog nasce come prodotto di un progetto didattico realizzato nella nostra classe terza della scuola primaria.
L'attività principale del progetto è la costruzione e il mantenimento in vita del blog stesso come "diario digitale" della vita e di alcune delle esperienze svolte in classe. Nella prima fase sono stati raccolti i permessi alla pubblicazione di contenuti ed è stato predisposto il "contenitore". I bambini hanno proposto e scelto a maggioranza il titolo del blog "Bambini tecnologici"; la seconda scelta "Compagni di blog" è diventata parte dell'indirizzo url del blog stesso.
Per sensibilizzare i bambini stessi ai problemi della privacy e della prudenza necessaria quando ci si 'espone' personalmente con la pubblicazione su internet, essi sono stati invitati a scegliersi uno pseudonimo - o come si dice in gergo informatico un nick name - con il quale firmeranno i loro lavori. 
Contemporaneamente i bambini hanno iniziato a utilizzare il laboratorio informatico della scuola durante le ore di Tecnologia per digitare testi, realizzare disegni, scansionare immagini da pubblicare appena possibile sul blog stesso.
Nella seconda fase del progetto la classe verrà sollecitata alla tenuta del blog con la speranza di rendere gli alunni via via più autonomi e consapevoli.
Il progetto ha molti obiettivi: dotare i bambini delle competenze tecnologiche necessarie all'attività; documentare ai loro occhi e a quello delle famiglie alcune attività scolastiche; sollecitare una maggiore consapevolezza degli alunni relativa al loro percorso scolastico; stimolare il loro senso critico nei confronti delle nuove tecnologie.
Il progetto si avvale della collaborazione di tutti gli insegnanti della classe, ma si svolge prevalentemente durante le ore di Tecnologia.

L'insegnante curatore del progetto